giovedì 10 dicembre 2015

Fettine fantasy by emi



Questa pietanza che vado a presentarvi, è la rielaborazione di un secondo a base di fettine di manzo che mia madre usava spesso preparare. Per me rappresenta un ritorno all'infanzia, portatore di vecchi sapori e del calore che può dare una famiglia unita. Provatelo e non ve ne pentirete quando il suo profumo invaderà la vostra cucina. 


              Ingredienti:
  • 10 fettine di manzo sottili
  • 2 spicchi d'aglio
  • 3 cucchiai di evo
  • un ciuffo di rosmarino
  • prezzemolo
  • 1/2 bicchierino di vino bianco
  • sale fino


Metti in una padella capiente (le fettine non devono sovrapporsi troppo), l'olio extra vergine, l'aglio tagliato a fettine sottili e il ciuffetto di rosmarino spezzettato. Vedi foto.

Mentre l'aglio cuoce, adagia le fettine nella padella, alza la fiamma, non troppo, e scalda senza bruciare (sono sottilissime e cuociono in 5 minuti). Aggiungi prezzemolo, sale e girale servendoti di una pinza. Appena girate alza la fiamma, versa 1/2 bicchierino di vino bianco, fai andare 15 secondi e spegni.
Ricordo sempre che i piatti devono essere caldi perché è importante che il cibo non si raffreddi. Questo piccolo impegno prima di impiattare farà esaltare il profumo del cibo che arriverà a tavola.

mercoledì 9 dicembre 2015

Gnocchi di zucca by emi



Sembra un piatto difficile da realizzare invece ha molte più qualità di quello che sembra: si prepara in 30 minuti, costa pochissimo, profuma di buono ed è squisito. Una classica pietanza dei nostri avi contadini che sapevano mangiare bene con con gli ingredienti della terra.

         Ingredienti:
  • 400 gr di zucca
  • 1 uovo
  • 160gr di farina di semola
  • 1 noce di burro 
  • 2 cucchiai di evo
  • 5 foglie di salvia
  • sale grosso e fino
  • pepe nero

Pulisci la zucca e tagliala a cubetti, metti a cuocere con pochissima acqua e un po di sale grosso. Fai bollire per 5 minuti (non di più altrimenti assorbe l'acqua). Mettila in un piatto e schiacciala aiutandoti con una forchetta e la metti dentro un contenitore per insalata.
Insieme alla zucca metti un uovo intero, un cucchiaino di evo, sale, pepe nero (non esagerare), e miscela i componenti. Metti dentro la farina, un pugno per volta sulla superficie e gira con una forchetta. Ripeti finché non hai finito la farina e se serve aggiungine ancora. (dipenderà da quant'acqua ha assorbito la zucca.

Metti una pentola d'acqua calda sul fuoco con dentro un po di sale e fai bollire, intanto preparati vicino alla pentola il contenitore con la pastella di zucca e farina e 2 cucchiaini.
Appena l'acqua bolle utilizza 2 cucchiaini, uno per prendere un po di pastella e l'altro per farla scivolare dentro formando una pallina (vedi foto). In questa operazione bisogna essere velocissimi per non sfasare troppo i tempi di cottura tra i primi e gli ultimi che versi dentro.
(Prima di mettere a cuocere i gnocchi, prepara in una padella i 2 cucchiai di evo, la noce di burro, le foglie di salvia e fai cuocere leggermente per 10 minuti a fuoco lento). Appena i gnocchi avranno bollito per altri 5 minuti scolali servendoti di un mestolo e mettendoli direttamente nella padella calda con il fuoco acceso. Gira il tutto per qualche minuto aggiungendo del grana padano.
Come sempre, ricorda che ci sono pietanze che a contatto con il piatto si raffreddano subito e risultano essere meno gustose, quindi scalda prima i piatti e solo dopo ci metti dentro questi meravigliosi gnocchi aggiungendo ancora un po di formaggio. Scoprirai come cucinavano i nostri genitori e i nostri nonni.

lunedì 7 dicembre 2015

Melanzane alla Ginetta -tradizione sarda del passato-



Questa pietanza era considerata in passato un secondo piatto da servire caldo e fumante, il sapore che sprigionavano gli ingredienti che la accompagnavano era l'odore puro di chi amava la sua terra. In questa portata c'è una parte del profumo della Sardegna e il ricordo della mano che lo preparava.

             Ingredienti:
  • 3 melanzane piccole 
  • 3 spicchi d'aglio
  • 2 cucchiai di evo
  • prezzemolo
  • basilico
  • sale fino
  • pepe nero

Lava, asciuga le melanzane e tagliale in cima per togliergli il gambo. Affetta l'aglio a pezzi grossi, fai dei tagli alternati nella melanzana (uno alla volta) e inseriscigli una fetta fino a nasconderla. Fai così su tutte e tre. Vedi foto a sinistra.


Quando hai inserito tutte le fette d'aglio metti le melanzane in una padella con i due cucchiai di extra vergine. Metti il coperchio e fai andare per qualche minuto a fuoco basso.


Girale un paio di volte facendole rosolare appena senza bucarle, aiutati con un cucchiaio o con due posate insieme. (è importante non lesionare la pelle). Fai il sale e richiudi il coperchio.

A mezza cottura metti dentro 1/4 di bicchiere d'acqua (non esagerare) in modo che cuociano ma senza bruciare. Aggiungi le foglie di basilico e spargi un po di prezzemolo. Chiudi e fai andare ancora per 5 minuti circa.
A questo punto abbiamo finito di cuocere le melanzane alla Ginetta, vera tradizione sarda del piccolo paese di San Vito in provincia di Cagliari. 
Servi nel piatto, aprilo a metà e versa un cucchiaio di brodino che avanza nella padella, renderà la pietanza morbida e gradevole con l'esplosione del profumo del basilico fresco. Il piatto originale è fatto in questo modo, ma se qualcuno ama renderlo più saporito può aggiungere un filo di pepe nero.

Peperoncini verdi fritti ai sapori by emi



Un'altra pietanza che può avere due alternative, essere un antipasto o un contorno per accompagnare qualche piatto di carne o una buona fetta di pesce arrosto. A voi la scelta e in 15 minuti avrete pronta questa prelibatezza.


             Ingredienti:
  • 300 gr di cornetti verdi 
  • 3 cucchiai di evo
  • 1 spicchio d'aglio
  • prezzemolo
  • sale fino 
  • pepe nero

Lava i cornetti, taglia con le forbici un pezzo di gambo e asciugali bene servendoti di carta da cucina. Mettili in una padella con 3 cucchiai di extra vergine e copri facendo andare a fuoco moderato cercando di non farlo bruciare e girando ogni 5 minuti circa.

Quando vedi che iniziano a prendere colore metti l'aglio a pezzi, fai il sale e chiudi nuovamente. Quando andrai a girarli attento a non rompere il guscio della pelle perché cuoceranno meglio permettendo poi di staccarla facilmente.
Negli ultimi 5 minuti di cottura aggiungi il prezzemolo e un po di pepe nero, gira, chiudi e spegni.
Come al solito,  come dico per tutte le mie ricette, metti in un bel piatto da verdure caldo, ma questa volta potrai accorgerti che i cornetti sono squisiti anche da freddi e io in questo caso voglio consigliarli così.

domenica 6 dicembre 2015

Il pane casareccio sue varianti e utilità



Il pane è sempre stato ritenuto uno degli elementi accompagnatori di ogni pasto: lo troviamo di tanti tipi e di diverse origini conosciute e sconosciute, ma il fascino del pane è quello che ha il suo racconto dall'inizio dei tempi che, partendo dal grano, è stata trovata la sua futura risorsa come base elementare dell'alimentazione. Ogni paese d'Italia ha il suo tipo di pane e ogni suo originario lo ama perché è quello che lo riporta all'infanzia, ma credo che il  pane meridionale sia uno dei più buoni che si possa trovare in commercio, perché si presta ad ogni tipo di lavorazione e pronto ad essere ricomposto come nuovo pasto o nel suo accompagnamento

Pane Sardo abbrustolito al forno
L'aglio, uno dei condimenti più 'saporiti a cui va tolta sempre l'anima
Il tipo di presentazione di pane sulla foto in alto è usato per accompagnare zuppe di  pesce oppure provatelo grattandogli sopra un po di aglio, gli aggiungete un filo di evo e un po di sale (uno spettacolo), sempre che non dobbiate uscire e avete problemi a digerire questo buonissimo e salutare condimento.
Tagliato, preparato a cubetti e passato in forno,  il pane casereccio è uno degli accompagnatori di cibo più fenomenali; si mischia a intingoli, brodini e sughi con aggiunta di un po di peperoncino, del buon parmigiano o del saporito pecorino grattugiato. Ricordate che il pane non va mai buttato via e se avanza si possono fare delle buone zuppe con il sugo di pomodoro, si può lasciare indurire mettendolo in forno, per poter essere tritato e recuperato del buon grattugiato da utilizzare nelle vostre idee. Aggiungiamo pure che si può utilizzare per fare delle bruschette con pomodoro fresco, basilico, origano e olio..
La zuppa sopra presentata è un frullato di brodo che, avanzato dal giorno prima lo si può ricreare portando in tavola qualcosa di sublime e senza costi importanti. Insomma, il cibo dei poveri che poi mangiavano meglio di noi.

Gnocchi alla ricottara by emi



Tante volte non sai cosa preparare e apri il frigo una, due, tre volte ma non trovi niente di speciale, solo qualche avanzo acquistato qua e la, ieri o l'altro non so. Trovo della pancetta con cui pensavo di preparare una carbonara e invece l'ho congelata,  in frigo ho un pezzo di ricotta sarda stagionata e un mezzo radicchio trevigiano avanzato; una busta di gnocchi freschi in attesa e un bricco di panna, mha!  Quasi quasi m'invento qualcosa, proviamo....    Questa è la dimostrazione che dal frigorifero vuoto possono nascere dei capolavori che non immaginiamo finché non lo vediamo costruirsi tra le mani grazie alla nostra voglia di provare.


               Ingredienti:
  • 500 gr di gnocchi di patata
  • 90 gr di pancetta dolce
  • 1 pezzo di radicchio trevigiano
  • 6 fettine sottili di cipolla
  • ricotta sarda stagionata
  • 4 cucchiai di evo
  • 2 cucchiai di panna
  • sale grosso e fino
  • pepe nero


Taglia 6 fettine di cipolla e mettile in una padella alta con la pancetta e i 4 cucchiai di olio (devono cuocere insieme) e  fai soffriggere a fuoco lento.


Appena vedi che la cipolla e la pancetta sembrano diventare brillanti aggiungi il radicchio tagliato a fettine sottili e fai cuocere a fuoco lento senza coprire.


Ti accorgerai che sta cuocendo quando vedrai che anche il radicchio sembrerà prendere un colore trasparente e la vedrai ammorbidire.

Appena vedi che ha preso il colore sopra indicato metti dentro la ricotta sarda grattata a scaglie sottilissime (va bene anche una ricotta di altro paese purché saporita) e fai sciogliere e amalgamare insieme a 2 cucchiai di panna fresca.


Fai cuocere ancora 5 minuti intanto che metti i gnocchi nella pentola con l'acqua calda e salata. Se serve metti un po d'acqua dentro la padella se vedi che il composto s'è asciugato troppo.
Quando i gnocchi saranno pronti (lo vedi quando salgono a galla) e appena iniziano a fare la schiuma senza però bollire li lasci ancora un minuto e li togli con un mestolo bucato mettendoli direttamente nella padella mischiando con il composto che hai preparato e spolverando con un po di pepe nero.
Prima di servirli sul piatto di porcellana bianca, scaldalo bene in modo che non raffreddi i gnocchi e servili ai tuoi commensali, vedrai che ti stupirai e si stupiranno. Se lo desideri puoi aggiungere un po di grana grattugiato (ricorda però che toglierà il sapore della ricotta che invece deve prevalere. Ti stupirai perché questo sarà un piatto un piatto molto leggero e senza forti sapori malgrado i suoi ingredienti possano farlo apparire corposo.

Quaglie alcolizzate al sapore di mirto della Sardegna



Una succulenta pietanza sarda inventata in tanti anni di cucina con la solita idea di non buttare via niente perché potrebbe essere riutilizzato... In questo caso avevo congelato delle bacche di mirto tenute a bagno nell'alcol per ricavarne il liquore fatto in casa.. Posso dirvi che era buonissimo...  segui questa ricetta perché è particolare e non ruba troppo tempo.

               Ingredienti:
  • 6 quaglie
  • 1 mazzo di rami di mirto
  • bacche di mirto alcolizzate
  • 1 ramo di rosmarino fresco
  • evo qb
  • sale fino

                                                 Pulisci le quaglie dai residui di piuma, fai il sale internamente, inserisci un cucchiaino di bacche alcolizzate, aggiungi un rametto di rosmarino piegato in due e metti da parte sulla teglia dove dovranno essere cotte. Prosegui allo stesso modo con le altre cinque.

Quando hai riempito tutte le quaglie le cuci per chiudere il contenuto speziato al suo interno, usa filo da cucito di colore nero (perché si vede anche dopo la cottura) e le posizioni sulla teglia che dovrai ungere di olio nei punti d'appoggio delle quaglie come vedi nella foto affianco.
Accendi il forno a 210° e inserisci dentro le quaglie che dovranno cuocere per un massimo di 10 minuti, tirale fuori dal forno e rivoltale facendogli il sale (per adesso solo dalla parte girata) e aggiungi delle patate che avrai preparato prima per arrostirle come contorno a questa pietanza. Spargi un po di rosmarino sulla pietanza e cuoci per altri 20 minuti girando e rivoltando anche le patate facendo ancora un pizzico di sale.


Intanto taglia i rametti di mirto escludendo il ramo più grosso e lo posizioni 'a letto' all'interno della teglia. Dividi i rami in due parti considerando che l'altra metà la dovrai utilizzare per coprire tutto.
Cuoci ancora per 20 minuti e controllale per non far bruciare le patate che, appena saranno pronte e dorate le togli mettendole  in una pirofila di porcellana calda che le conserverà per almeno 20 minuti. Puoi anche rimetterle nel forno appena spento che le terrà in caldo.


Cotte le quaglie le togli e le posizioni sul letto di mirto dentro la teglia e quando avrai finito le dovrai coprire con il resto dei rametti.



Appena avrai coperto le quaglie metti un bel coperchio che tenga il calore. Il calore provocato all'interno della teglia servirà a crear dei vapori che serviranno per aromatizzare le quaglie con l'odore delle foglie di mirto in cui è avvolto.
Ecco come potrai servire le 'Quaglie alcolizzate al sapore di mirto della Sardegna'.