domenica 6 dicembre 2015

Il pane casareccio sue varianti e utilità



Il pane è sempre stato ritenuto uno degli elementi accompagnatori di ogni pasto: lo troviamo di tanti tipi e di diverse origini conosciute e sconosciute, ma il fascino del pane è quello che ha il suo racconto dall'inizio dei tempi che, partendo dal grano, è stata trovata la sua futura risorsa come base elementare dell'alimentazione. Ogni paese d'Italia ha il suo tipo di pane e ogni suo originario lo ama perché è quello che lo riporta all'infanzia, ma credo che il  pane meridionale sia uno dei più buoni che si possa trovare in commercio, perché si presta ad ogni tipo di lavorazione e pronto ad essere ricomposto come nuovo pasto o nel suo accompagnamento

Pane Sardo abbrustolito al forno
L'aglio, uno dei condimenti più 'saporiti a cui va tolta sempre l'anima
Il tipo di presentazione di pane sulla foto in alto è usato per accompagnare zuppe di  pesce oppure provatelo grattandogli sopra un po di aglio, gli aggiungete un filo di evo e un po di sale (uno spettacolo), sempre che non dobbiate uscire e avete problemi a digerire questo buonissimo e salutare condimento.
Tagliato, preparato a cubetti e passato in forno,  il pane casereccio è uno degli accompagnatori di cibo più fenomenali; si mischia a intingoli, brodini e sughi con aggiunta di un po di peperoncino, del buon parmigiano o del saporito pecorino grattugiato. Ricordate che il pane non va mai buttato via e se avanza si possono fare delle buone zuppe con il sugo di pomodoro, si può lasciare indurire mettendolo in forno, per poter essere tritato e recuperato del buon grattugiato da utilizzare nelle vostre idee. Aggiungiamo pure che si può utilizzare per fare delle bruschette con pomodoro fresco, basilico, origano e olio..
La zuppa sopra presentata è un frullato di brodo che, avanzato dal giorno prima lo si può ricreare portando in tavola qualcosa di sublime e senza costi importanti. Insomma, il cibo dei poveri che poi mangiavano meglio di noi.

Gnocchi alla ricottara by emi



Tante volte non sai cosa preparare e apri il frigo una, due, tre volte ma non trovi niente di speciale, solo qualche avanzo acquistato qua e la, ieri o l'altro non so. Trovo della pancetta con cui pensavo di preparare una carbonara e invece l'ho congelata,  in frigo ho un pezzo di ricotta sarda stagionata e un mezzo radicchio trevigiano avanzato; una busta di gnocchi freschi in attesa e un bricco di panna, mha!  Quasi quasi m'invento qualcosa, proviamo....    Questa è la dimostrazione che dal frigorifero vuoto possono nascere dei capolavori che non immaginiamo finché non lo vediamo costruirsi tra le mani grazie alla nostra voglia di provare.


               Ingredienti:
  • 500 gr di gnocchi di patata
  • 90 gr di pancetta dolce
  • 1 pezzo di radicchio trevigiano
  • 6 fettine sottili di cipolla
  • ricotta sarda stagionata
  • 4 cucchiai di evo
  • 2 cucchiai di panna
  • sale grosso e fino
  • pepe nero


Taglia 6 fettine di cipolla e mettile in una padella alta con la pancetta e i 4 cucchiai di olio (devono cuocere insieme) e  fai soffriggere a fuoco lento.


Appena vedi che la cipolla e la pancetta sembrano diventare brillanti aggiungi il radicchio tagliato a fettine sottili e fai cuocere a fuoco lento senza coprire.


Ti accorgerai che sta cuocendo quando vedrai che anche il radicchio sembrerà prendere un colore trasparente e la vedrai ammorbidire.

Appena vedi che ha preso il colore sopra indicato metti dentro la ricotta sarda grattata a scaglie sottilissime (va bene anche una ricotta di altro paese purché saporita) e fai sciogliere e amalgamare insieme a 2 cucchiai di panna fresca.


Fai cuocere ancora 5 minuti intanto che metti i gnocchi nella pentola con l'acqua calda e salata. Se serve metti un po d'acqua dentro la padella se vedi che il composto s'è asciugato troppo.
Quando i gnocchi saranno pronti (lo vedi quando salgono a galla) e appena iniziano a fare la schiuma senza però bollire li lasci ancora un minuto e li togli con un mestolo bucato mettendoli direttamente nella padella mischiando con il composto che hai preparato e spolverando con un po di pepe nero.
Prima di servirli sul piatto di porcellana bianca, scaldalo bene in modo che non raffreddi i gnocchi e servili ai tuoi commensali, vedrai che ti stupirai e si stupiranno. Se lo desideri puoi aggiungere un po di grana grattugiato (ricorda però che toglierà il sapore della ricotta che invece deve prevalere. Ti stupirai perché questo sarà un piatto un piatto molto leggero e senza forti sapori malgrado i suoi ingredienti possano farlo apparire corposo.

Quaglie alcolizzate al sapore di mirto della Sardegna



Una succulenta pietanza sarda inventata in tanti anni di cucina con la solita idea di non buttare via niente perché potrebbe essere riutilizzato... In questo caso avevo congelato delle bacche di mirto tenute a bagno nell'alcol per ricavarne il liquore fatto in casa.. Posso dirvi che era buonissimo...  segui questa ricetta perché è particolare e non ruba troppo tempo.

               Ingredienti:
  • 6 quaglie
  • 1 mazzo di rami di mirto
  • bacche di mirto alcolizzate
  • 1 ramo di rosmarino fresco
  • evo qb
  • sale fino

                                                 Pulisci le quaglie dai residui di piuma, fai il sale internamente, inserisci un cucchiaino di bacche alcolizzate, aggiungi un rametto di rosmarino piegato in due e metti da parte sulla teglia dove dovranno essere cotte. Prosegui allo stesso modo con le altre cinque.

Quando hai riempito tutte le quaglie le cuci per chiudere il contenuto speziato al suo interno, usa filo da cucito di colore nero (perché si vede anche dopo la cottura) e le posizioni sulla teglia che dovrai ungere di olio nei punti d'appoggio delle quaglie come vedi nella foto affianco.
Accendi il forno a 210° e inserisci dentro le quaglie che dovranno cuocere per un massimo di 10 minuti, tirale fuori dal forno e rivoltale facendogli il sale (per adesso solo dalla parte girata) e aggiungi delle patate che avrai preparato prima per arrostirle come contorno a questa pietanza. Spargi un po di rosmarino sulla pietanza e cuoci per altri 20 minuti girando e rivoltando anche le patate facendo ancora un pizzico di sale.


Intanto taglia i rametti di mirto escludendo il ramo più grosso e lo posizioni 'a letto' all'interno della teglia. Dividi i rami in due parti considerando che l'altra metà la dovrai utilizzare per coprire tutto.
Cuoci ancora per 20 minuti e controllale per non far bruciare le patate che, appena saranno pronte e dorate le togli mettendole  in una pirofila di porcellana calda che le conserverà per almeno 20 minuti. Puoi anche rimetterle nel forno appena spento che le terrà in caldo.


Cotte le quaglie le togli e le posizioni sul letto di mirto dentro la teglia e quando avrai finito le dovrai coprire con il resto dei rametti.



Appena avrai coperto le quaglie metti un bel coperchio che tenga il calore. Il calore provocato all'interno della teglia servirà a crear dei vapori che serviranno per aromatizzare le quaglie con l'odore delle foglie di mirto in cui è avvolto.
Ecco come potrai servire le 'Quaglie alcolizzate al sapore di mirto della Sardegna'.